È iniziata lo scorso ottobre la sperimentazione in collaborazione con l’Associazione de Banfield di Trieste, un’organizzazione di volontariato che quotidianamente si impegna a fornire aiuto professionale e gratuito alle persone anziane fragili e ai loro caregiver per consentire di rimanere il più a lungo possibile nel loro domicilio.
Nel corso dei sui 35 anni di attività, l’Associazione si è presa cura gratuitamente di più di 13.000 persone grazie ad uno staff di 14 professionisti e più di 70 volontari con formazione specifica.
La sperimentazione ha lo scopo di testare l’utilizzo del nostro dispositivo Howdy Senior durante le sessioni di Attività Fisica Adattata (AFA), svolte dagli anziani con l’aiuto degli operatori in contesto domiciliare.
Con il termine Attività Fisica Adattata si indicano degli esercizi fisici prescritti per situazioni specifiche, come patologie croniche o disabilità fisiche, svolte sotto la supervisione di un professionista, con lo scopo di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita delle persone.
Gli studi hanno dimostrato infatti che la pratica di attività fisica contribuisce ad un miglioramento in tutte aree funzionali: motoria, psicologica, sociale, affettiva.
Grazie al lavoro degli operatori socio-sanitari a domicilio, l’Associazione è in grado di fornire assistenza e cura alle persone anziane che si trovano in una situazione di fragilità, supportarle durante le sedute di AFA e guidare le loro famiglie nel percorso di assistenza. Il tutto permettendo all’anziano di rimanere nell’ambiente familiare della propria casa.
Il nostro sistema di monitoraggio Howdy Senior viene utilizzato durante le sessioni di attività fisica supervisionate dagli operatori. Oltre a monitorare i parametri vitali per tutta la durata della seduta, i professionisti sfruttano anche la funzionalità aggiuntiva Riabilitazione dell’App Howdy, che permette di svolgere test standard relativi alla camminata.
Il monitoraggio permette quindi di visualizzare in tempo reale l’andamento dei parametri vitali durante lo sforzo e individuare tempestivamente un eventuale malessere del paziente.
I report con i dati raccolti sono poi inviati anche alla Coordinatrice Infermieristica dell’Associazione per essere visionati e, in caso di necessità, condivisi con il Medico di Medicina Generale dell’assistito.
Attualmente nel trial sono state coinvolte 8 persone con diverse patologie e diversi gradi di non autosufficienza.
I primi risultati si sono dimostrati positivi, sia per la soddisfazione dell’Associazione che per il riscontro da parte di pazienti e caregiver.
De Banfield punta ora a coinvolgere un maggior numero di persone per avere un’ulteriore validazione dei risultati ottenuti finora e poter approfondire l’analisi dei dati.
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